Lavoro ed Energia – 22
Un problema sulla molla e la conservazione dell’energia senza calcoli – 2
Consideriamo il problema precedente assumendo che il piano su cui poggia il corpo di massa sia scabro, ovvero è presente una forza di attrito. Assumiamo che il corpo sia inizialmente distante dal respingente e che si muova con velocità iniziale , come mostrato in figura.
- Calcola la lunghezza minima raggiunta dalla molla del respingente
Soluzione
A differenza del problema precedente, in questo caso l’energia meccanica non si conserva perché il corpo è soggetto alla forza di attrito, ovvero una forza non conservativa.
L’energia meccanica iniziale è pari a:
La massima compressione della molla si ha quando la velocità finale dopo l’interazione tra corpo e respingente è nulla, per cui l’energia meccanica finale è semplicemente pari all’energia potenziale della molla:
Essendoci una forza non conservativa, dobbiamo considerare anche il lavoro della forza di attrito:
In presenza di forze non conservative vale la relazione:
da cui:
Ricordiamo che:
Otteniamo quindi un’equazione di secondo grado con incognita :
Le cui soluzioni sono:
La soluzione corretta è la soluzione positiva! Notiamo che se sotto la radice otteniamo un numero negativo vuol dire che il corpo si è fermato prima di toccare il respingente.